Studenti nomadi digitali: Chi sono e come potrebbero migliorare il mondo dell’istruzione

Sommario

Sempre più spesso si sente parlare di Nomadi Digitali, imprenditori (e da poco) e dipendenti, che lavorando in modalità smart-working, possono permettersi di viaggiare il mondo senza sacrificare le attività lavorative.

 

 

Con l’avvento della DAD anche gli studenti di tutto il mondo hanno potuto immaginarsi una vita appunto da Nativi Digitali, quanto sarebbe bello e gratificante studiare il proprio corso universitario da una spiaggia deserta a Bali?

Una vita da Studente Nomade Digitale

I nomadi digitali sono persone che vivono in modo nomade mentre lavorano in remoto utilizzando la tecnologia e Internet.

 

Queste persone generalmente hanno beni materiali minimi e lavorano da remoto in alloggi temporanei, hotel, caffè, biblioteche pubbliche o in spazi di co-working, utilizzando Wi-Fi , smartphone o hotspot mobili per accedere a Internet.

 

Nel 2020, uno studio di ricerca ha rilevato che 10,9 milioni di lavoratori americani si sono descritti come nomadi digitali, con un aumento del 49% rispetto al 2019. 

 

In prevalenza i nomadi digitali sono: Startupper, imprenditori e dipendenti di aziende tech.

Nomadi Digitali, un trend o uno stile di vita?

Oltre 35.000.000 persone nel mondo si definiscono nomadi digitali, numeri che sono destinati a crescere. Secondo quanto emerge dai dati pubblicati da Brother Abroad, si parla di una predizione di 100.000.000 di nomadi digitali nei prossimi 3 anni e di un Miliardo nel 2035.

 

Quindi no, non sembra essere per niente un trend, ma uno stile di vita se non quasi un sogno realizzabile.

Studenti Nomadi Digitali, l’involuzione.

Con il recente stop della DAD (la didattica a distanza) e alla DDI (la didattica integrata digitale), l’intero sistema scolastico ed universitario hanno fatto ben più di qualche passo indietro, ignorantemente si associa la DAD al COVID-19, precludendo a priori tutte le grandi possibilità offerte da questa fantastica tecnologia.

Il problema è il fruitore non il mezzo.

Sicuramente quello che è stato improvvisato con Google Meet per la DAD, non rende giustizia a studenti e professori, che si sono ritrovati in uno tsunami di avvenimenti, tra cui la necessità di studiare tramite una piattaforma, appunto, non adatta.

 

Piattaforme come kimpy.it, sono studiate, progettate solo ed esclusivamente per ciò che riguarda la vita accademica online, certo non siamo una scuola ma un servizio di tutoraggio privato online, ma come affermano i nostri studenti e tutor, insegnare tramite la piattaforma Kimpy risulta più semplice e funzionale rispetto alla vecchia DAD, con addirittura funzionalità che in una comune classe non sarebbero disponibili (Monitoraggio stato d’apprendimento)

Entra nella community!

La NewsLetter dello Studente!

Ricevi  una selezione di super contenuti tra: Metodi di Studio, Riassunti, news e tanto altro materiale utile per i tuoi studi.

Solo in 3 minuti di lettura!

I luoghi comuni sulla DAD

Basta accendere la TV o leggere qualsiasi giornale per “capire” che la DAD sia il male assoluto per studenti e professori, andiamo ad elencare di seguito i principali luoghi comuni in merito.

 

  • Poca Socialità
  • Gli studenti non seguono le lezioni
  • Roba da pigri (detto testualmente da alcuni politici)
  • I professori hanno meno possibilità di valutare gli studenti.

Sfatiamo i Miti

Poca Socialità:

A livello statistico i primi passi intrapresi per stringere amicizie vengono proprio svolti negli anni scolastici. 

Ok quindi è tutto vero? Sni, quella della socialità è una retorica fine a se stessa, ovviamente i bambini, ragazzi ed adolescenti spendono gran parte del loro tempo e della loro vita nei luoghi scolastici, quindi è palesemente ovvio che si stringono nuove amicizie; ma se per 8 anni tutti i ragazzi, bambini, adolescenti si trovassero in un parco, il luogo principale per la socialità diventa automaticamente il parco.

Gli Studenti non Seguono le lezioni:

E’ vero tanto quanto in classe, certamente a casa (o da qualsiasi parte del mondo) ci sono più distrazioni e stimoli rendendo più difficile da seguire la classiche lezioni in videoconferenza su Meet.

La soluzione, come dimostra la scienza, è sicuramente ciò che viene definita gamification (ne abbiamo parlato meglio qui), ovvero le classiche meccaniche dei videogiochi applicate al mondo dello studio. Stimolando l’apprendimento e la creatività ed imparare dai propri errori.

Roba da Pigri

Non so quante volte è stata esclamata questa frase, frutto di ignoranza e arretratezza, rappresenta in pieno ciò che è l’innovazione in Italia, ovvero un bel niente.

Come si dorme sul banco si dorme in DAD, come si copia a scuola si copia in DAD; ovviamente in quest’ultimo queste due affermazioni risultano più facili da attuare.

I Professori hanno meno possibilità di valutazione

Anche questa affermazione lascia il tempo che trova, come già accennato qui sopra, sicuramente copiare in DAD risulta più semplice rispetto alla didattica in presenza. 

 

Per arginare il problema ci sono già ad oggi diversi strumenti, tra cui l’eye-tracking, un innovativo sistema dove l’intelligenza artificiale riesce a captare tramite webcam se lo studente stia guardando altrove (sui libri, appunti, schemi), oppure altri sistemi che, durante verifiche ed esami, bloccano qualsiasi programma sul pc superfluo ed inutile all’attività del test (blocco di Internet, blocco note, plug-in e addons).

 

Quindi paradossalmente, copiare in DAD può essere anche più difficile.

Condividi l'Articolo.
Kimpy
Tutor e Lezioni Online su Misura per te.
More To Explore

Ottieni una lezione di prova gratuita!

Compila il modulo qui sotto per ricevere subito un buono per una lezione gratuita senza impegno!

Form Studenti
0% completo
1 di 7
Ci stai contattando come?

Ottieni una lezione di prova gratuita!

Compila il modulo qui sotto per ricevere subito un buono per una lezione gratuita senza impegno!